lunedì 22 marzo 2010

Trompe l’oeil e prospettiva atmosferica

Vorrei introdurre le basi teoriche per realizzare l’illusione di profondità in un dipinto utilizzando toni e colori appropriati, cosa fondamentale per dare credibilità alla prospettiva delle forme che ho spiegato nei post precedenti.
La prospettiva atmosferica viene chiamata così in quanto, si è scoperto, che lo stesso colore cambia in rapporto alla distanza da cui lo vediamo, il cambiamento è dovuto a vapore e polvere che si interpongono tra l’oggetto e noi che lo guardiamo.

Faccio un esempio se guardi un albero in primo piano apparirà di un bel verde squillante probabilmente con una buona componente di giallo.
Se lo stesso albero lo vedi nel campo medio questo apparirà meno netto nei particolari e il colore tenderà maggiormente al blu
Se vedi gli stessi alberi su una montagna vista  all’orizzonte questi appariranno grigi bluastri ed indefiniti.
Questo ragionamento vale per tutti i colori scuri o medi
Per i colori chiari il processo è inverso tendono a scurire, cioè tutti acquistano una patina grigia man mano che si allontanano.
Poi il colori caldi come i rossi e i gialli si spostano verso i colori freddi blu e viola man mano che si allontanano.
Nel prossimo post voglio spiegare praticamente come dipingere il mare il quale sovverte i normali concetti spiegati qui, in quanto ha toni più scuri sull’orizzonte e più chiari nei piani vicini.
clara

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