martedì 17 febbraio 2015

Personalizzare mobile bagno con geometrico naif



Le geometrie arabe hanno il fascino dell’esotico, permettono di essere utilizzate in modo da creare mille suggestioni, semplicemente colorando in modo diverso le varie parti.

Ho utilizzato uno di questi disegni geometrici per realizzare una decorazione per il sotto lavabo di un bagno. Il mobile, come sempre, quando mi si chiede una decorazione, non ha un particolare valore, in questo caso e molto semplice e funzionale, ma senza una specifica caratterizzazione.

Qui di seguito inserisco il mobile prima e dopo la “cura”


Debbo dire che il bagno in cui va inserito il mobile ha delle mattonelle monocromatiche  celeste verde opache di varie grandezze e graniture a creare una superficie movimentata dalla  luce che fa apparire le mattonelle di tono diverso una dall'altra.

Il disegno qui sotto è l’ingrandimento di una parte della decorazione.

La particolarità  della decorazione inserita in questo mobiletto è quella di stravolgere il concetto di geometrico arabo, che presuppone di creare splendide decorazione sulla  ripetitività dei moduli.
In questo caso i moduli geometrici sono stati utilizzati per rappresentare  un vaso con fiori di stile naif o meglio, molto molto semplice, da realizzare anche con il fai da te con il solito stencil.
 Le decorazioni delle due ante sono speculari inoltre hanno tonalità  diverse per dare movimento ad un mobile dalle linee estremamente essenziali -:)

L’utilizzo del colore complementare per la decorazione serve per darle risalto rispetto al fondo per ricrea la disuguaglianza del tono celeste già presente nelle mattonelle.
La chicca sono le mainglie da fare realizzare in ceramica da un artigiano per avere la forma stilizzata di una farfalla. Una forma della geometria che ci ha suggerito a Paola questa soluzione. Creativa No!!!
 La proprietaria è una single molto femminile che ama il colore rosso nelle varie declinazioni quindi credo di aver assecondato il suo gusto nel rompere tutto "sto  celeste" come dice lei in un romano trasteverino.

Clara

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